Le ricette sirt sono utili per dimagrire? E cos’è la dieta del gene magro?
Avete mai sentito parlare delle sirtuine? Sono un gruppo di proteine che ha lo scopo di accelerare il nostro metabolismo permettendogli di bruciare più grassi in meno tempo.
Scoperto cosa sono, viene da chiedersi se c’è la possibilità di attivare questi elementi, in modo che quella fastidiosa pancetta o qualche maniglia dell’amore di troppo svaniscano in fretta. Soprattutto quando si avvicina il periodo dell’anno in cui i vestiti si accorciano e si indossa il costume. Ebbene la stessa idea l’hanno avuta due nutrizionisti britannici, Aidan Goggins e Glen Matten, che nel libro Sirt, la dieta del gene magro hanno raccontato il risultato di anni di ricerche sulle sirtuine e soprattutto sugli alimenti in grado di attivarle.
Ecco che la dieta Sirt, o dieta del gene magro, basata sull’assunzione di certe pietanze permette di perdere qualche chilo di troppo in poco tempo. Per dire, si può arrivare a perdere 3 chili in una settimana! E se lo dicono i vip, tra cui i reali di Inghilterra, allora può essere che vi sia venuta la curiosità di sapere come funziona, quali sono i menù settimanali e i benefici.
Come funziona la dieta del gene magro?
La dieta Sirt si può dividere temporalmente in due fasi: la prima fase dura una settimana, la seconda ne dura due.
Primo Step
Il primo step è il più intenso: significa che è quella che richiede maggiore attenzione e costanza.
Nei primi 3 giorni non si devono assumere più di 1000 calorie, dal quarto al settimo giorno si può arrivare a 1500 calorie giornaliere. Più o meno quanto richiesto per un adulto sano, fermo restando che poi dipende da ognuno di noi capire l’esatta quantità di calorie che ci serve. Una persona magra e di altezza media, ma con un’intensa attività fisica, potrebbe aver bisogno delle stesse calorie di una persona alta e robusta.
Il menù da seguire prevede una parte “fissa” che è poi il cuore della dieta Sirt: il consumo di un “succo verde”, ideato dai nutrizionisti, che aiuta a moderare l’appetito del cervello. L’altra parte, invece, varia quotidianamente.
Per quanto riguarda i pasti, dal lunedì al mercoledì si devono bere 3 succhi verdi: al risveglio, digiuni, a metà mattina e metà pomeriggio. Poi c’è il pasto solido (sì, la carne si può mangiare oppure si può mangiare vegetale, come la pasta o i legumi) accompagnando il pasto con verdure, e terminando sempre con 15-20 grammi di cioccolato fondente all’85%. Dal giovedì al domenica si bevono 2 succhi verdi, sempre al mattino appena svegli e digiuni e a metà mattina, e si passa a 2 pasti solidi, variando sempre il menù di un pasto con l’altro.
Il secondo step
Ora passiamo alla seconda fase, quella del mantenimento. E qui possiamo mangiare tutto ciò che è di stimolo alle sirtuine, in tre pasti al giorno accompagnati da due succhi.
Secondo i due ricercatori inglesi, via libera alle fragole, ai mirtilli, agli agrumi, al cavolo, alla rucola, al sedano di monte, al prezzemolo, alla cipolla rossa, le noci, il vino rosso, il radicchio e il caffè. Ci sono poi spezie, come il peperoncino e la curcuma, e l’olio extra vergine di oliva. Si introduce anche il tofu e il tè verde match. Perciò mangiare questi alimenti, centrifugati o cucinati, aiuta a farci dimagrire, perché sono ricchi di sirtuine e a loro volta stimolano le nostre sirtuine.
Le ricette sirt: succhi verdi in quantità
Il succo verde non si compra online e nemmeno in farmacia: lo si deve realizzare in casa, con cibi che sono di facile reperimento in un qualsiasi scaffale di ortofrutta di un qualsiasi supermercato, o dal fruttivendolo di fiducia. Certo, chi non ha una centrifuga deve anche dotarsi di questo apparecchio domestico, reperibile nei migliori store di elettrodomestici e al solito online. Per un ottimo succo verde vanno centrifugati 75 grammi di cavolo riccio, 30 grammi di rucola e 5 grammi di prezzemolo, insieme a 150 grammi di sedano verde (comprese le foglie) e mezza mela verde grattugiata. Infine aggiungete metà limone spremuto e mezzo cucchiaino di tè matcha.
Ci sono poi i pasti detti solidi, da alternare ai succhi. Qualche idea per il pranzo? Un cous cous di verdure. Preparate il cereale come da indicazioni, e aggiungete verdure crude o cotte a pezzetti. Per esempio carote e zucchine sbollentate a dadini, e pomodorini a pezzetti. Completate con noci sbriciolate.
Per la cena invece potete preparare petto di tacchino con pesto e cipolle rosse. Preparate un pesto tritando le noci con il prezzemolo, aggiungendo olio, limone e parmigiano. Coprite il tacchino a fette e lasciate marinare in frigo per mezz’ora, poi passate in forno a 200 gradi. Accompagnate con una insalata a base di cipolle rosse, pomodorini e rucola.