La Settimana Santa di Iglesias è un evento religioso e culturale di grande importanza, che si svolge ogni anno nei giorni prima di Pasqua.
Si tratta di un evento unico, molto partecipata dalla popolazione locale, che permette di immergersi nella cultura e nella tradizione di questa città.
I riti della Settimana Santa ad Iglesias
Ad Iglesias le celebrazioni della Settimana Santa sono curate dall’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, costituita intorno alla metà del Cinquecento. L’Arciconfraternita ha sede nella Chiesa di San Michele, punto di partenza e di arrivo di molti dei riti della Settimana Santa Iglesiente.
Domenica delle Palme ad Iglesias
La Domenica delle Palme segue in tutte le parrocchie la tradizionale liturgia.
Il Vescovo di Iglesias si reca a metà mattina nella Chiesa di San Francesco per la benedizione delle Palme. Successivamente, da qui parte la processione sino alla vicina Cattedrale di Santa Chiara, per la solenne Celebrazione Liturgica.
Martedì Santo ad Iglesias
Nella sera del Martedì Santo si tiene la Processione dei Misteri. Si parte dalla Chiesa di San Michele con la Croce della confraternita, l’Associazione del Santissimo Sacramento (unica associazione femminile che partecipa ai riti), seguita dai 7 simulacri (portati a spalla dagli iglesienti con l’abito da Baballottis) che rappresentano la passione di Gesù: L’orto degli ulivi, La Cattura, La Flagellazione, L’Ecce Homo, La salita al Calvario, La Crocifissione. Prendono parte alla processione anche i Germani, che precedono il simulacro dell’Addolorata.
La processione attraversa il centro abitato di Iglesias, facendo due soste: poco dopo la partenza, nella Cattedrale di Santa Chiara per la predica della Passione; e al rientro in San Francesco, per la predica per l’Addolorata.
Mercoledì Santo ad Iglesias
Nel Mercoledì Santo, nella Chiesa di San Michele, viene celebrata una messa. Al termine della quale vengono distribuiti i ramoscelli di ulivo e i fiori che ornavano il simulacro di Gesù nell’Orto degli Ulivi.
Giovedì Santo ad Iglesias
Nel Giovedì Santo, dopo il tramonto, dalla Chiesa di San Michele ha inizio la Processione dell’Addolorata. L’arrivo della Processione viene annunciato dal suono delle Matraccas, oltre al Tamburo che segue un particolare ritmo tradizionale di origine remota, che anticipano la Croce dell’Arciconfraternita. Seguono i bambini, di entrambi i sessi, che indossano l’abito tradizionale dei Baballottis, e l’Associazione del Santissimo Sacramento. E in successione, la Banda Musicale Giuseppe Verdi di Iglesias, che esegue antiche marce funebri, i giovani iglesienti vestiti con l’abito dei Babbalottis. Infine, i confratelli del Santo Monte accompagnano e precedono il simulacro dell’Addolorata.
Attraverso le vie del centro storico di Iglesias, la Processione si ferma in ogni Chiesa in cui è stato allestito un Altare della Deposizione, ornato come tradizione con i Nenniris. La Croce della confraternita, la croce dell’Associazione del Santissimo Sacramento e il simulacro dell’Addolorata con i Germani, vengono introdotti nelle chiese.
Venerdì Santo ad Iglesias
Nella mattina del Venerdì Santo, dalla Chiesa di San Michele, si avvia la Processione del Monte, che rievoca la salita di Gesù al Calvario. I numerosi bambini presenti, indossano l’abito tradizionale dei Babalottis, e agitano con energia le tradizionali Matracche dal caratteristico suono. La successione dei figuranti è molto simile a quella del Giovedì Santo: per primi i Matracconis, seguiti dal tamburo e dalla Croce dell’Arciconfraternita. Successivamente i piccoli Babbalottis Iglesienti, e l’Associazione del Santissimo Sacramento. Seguono, i simulacri di Gesù che sale al Calvario e quello dell’Addolorata, come sempre accompagnata e preceduta dai Confratelli del Santo Monte.
Come nel Giovedì Santo si visitano le Chiese del centro storico di Iglesias. Tuttavia, il percorso è sensibilmente diverso, poiché il percorso si snoda anche nella parte “alta” del centro storico.
Alla sera del Venerdì Santo si svolge la Processione del Descensola, la più antica e più sentita dagli iglesienti.
La processione ha inizio dopo il tramonto, con la sequenza dei figuranti tradizionale: i Matracconis, il tamburo e la Croce dell’Arciconfraternita, i bambini Babbalottis, l’Associazione del Santissimo Sacramento e la Banda Musicale Giuseppe Verdi di Iglesias. Seguono poi: is Vexillas (i vessilli), due grandi drappi dipinti riguardanti gli avvenimenti salienti della passione di Gesù, seguiti da “Is Varonis” Giuseppe D’Arimatea e Nicodemo, che portano tra le mani il martello e le pinze serviti per deporre Gesù morto dalla Croce. Subito dietro di loro due servi, anonimi, portano in spalla le scale per la deposizione. Seguono la Maddalena e San Giovanni, impersonati da bambini maschi. Infine, la Lettiga nel quale viene deposto il simulacro ligneo del Gesù morto. Preceduta, come in tutte le processioni, dai Germani segue l’Addolorata, che porta stretta nel petto la corona di spine del Figlio.
Sabato Santo ad Iglesias
Nel Sabato Santo, la Chiesa di San Michele rimane aperta per consentire ai fedeli l’Adorazione al Gesù morto.
Nella tarda serata, con l’accensione di un braciere nella piazza del Municipio, hanno inizio le celebrazioni della Pasqua. Il Vescovo di Iglesias benedice il fuoco col quale verrà acceso il Cero Pasquale. Il quale verrà poi portato nella Cattedrale di Santa Chiara per la celebrazione della Veglia Pasquale. Durante la Veglia il simulacro del Cristo Risorto, portato in forma privata dalla Chiesa di San Giuseppe in Cattedrale, farà il suo solenne ingresso al canto del Gloria.
Domenica di Pasqua ad Iglesias
Nella mattina di Pasqua dalla Chiesa di San Giuseppe parte la processione con l’Addolorata, accompagnata dalla Banda G. Verdi di Iglesias, e dalla Cattedrale di Santa Chiara la processione con Gesù Risorto.
Seguendo percorsi diversi, le due processioni arriveranno nella piazza Sella, qui avviene S’Incontru, dove i due simulacri si saluteranno per tre volte al segnale dato da una bandierina al centro del percorso. Dopo il terzo saluto le musiche festanti della Banda accompagneranno i due simulacri nella Cattedrale di Santa Chiara con un’unica processione.
I percorsi e gli orari potrebbero variare, pertanto suggeriamo di visitare il sito web o contattare l’Arciconfraternita del Santo Monte Iglesias, per il programma aggiornato.
Breve Glossario
Baballottis: “animaletti” in sardo, persone di tutte le età che partecipano alla processione, indossando una veste bianca e il capo coperto da sa visiera (il cappuccio) che nasconde il volto, ricordando gli antichi disciplinanti iglesienti, riuniti in congregazione nel 1323.
Germani: dallo spagnolo los Hermanos, i fratelli. Indossano un abito bianco, ornato di fiocchi neri, e sfilano in processione con sa visiera (il cappuccio) che copre il viso.
Incontru: le due processioni del Cristo risorto e della Madonna Addolorata si incontrano il giorno di Pasqua
Matracca: è uno strumento in legno con battagli in ferro, suonato dai giovani iglesienti (Matracconis) durante le processioni nei giorni che precedono la Pasqua.
Nenniri: germogli di grano fatti crescere al buio, dal caratteristico colore giallo verdino, che vengono utilizzati in tutte le chiese della Sardegna per adornare gli altari della reposizione la sera del giovedì Santo.
Varonis: dallo spagnolo varon, maschio, uomo