Oltre alla sua importanza storica, il castello di San Michele è oggi uno dei monumenti più significativi di Cagliari.
L’intero complesso venne fatto restaurare dal Comune del capoluogo sardo tra il 1988 e il 1994. Attualmente è aperto al pubblico e ospita eventi e mostre d’arte.
Posizione
Il Castello di San Michele si erge al di sopra dell’omonimo e panoramico colle situato a nord della città di Cagliari, circondato da un’area verde attrezzata e curata dal Comune.
Per la sua posizione strategica, 120 metri sul livello del mare, l’edificio fu considerato per secoli una fortezza di avanguardia per la difesa della città. Senza dubbio, dalla sommità del colle, era possibile controllare le principali vie d’accesso a Cagliari e in particolare all’antica città di Santa Igia (capitale del Giudicato di Cagliari).

Storia del Castello San Michele
Di seguito vediamo un piccolo riassunto, in ordine cronologico, delle vicende principali che hanno interessato il Castello di San Michele.
- 1325. Berengario Carroz, nobile valenzano al servizio della Corona d’Aragona e viceré della Sardegna, inizia la costruzione del castello sopra i resti di una chiesa altomedievale, dedicata a San Michele.
- 1331. I consiglieri comunali di Cagliari chiedono al re che il maniero venga requisito e distrutto poiché lamentano abusi commessi dal Carroz. Secondo le accuse il Carroz dava rifugio a delinquenti fuggiti dalla città, compiva omicidi e grassazioni ai danni dei suoi vicini o avversari politici.
- 1336. Alla morte di Berengario Carroz l’edificio rischia la demolizione. Tuttavia, a causa di una disputa tra la Chiesa (proprietaria del terreno) e l’amministrazione locale (che preferiva non concedere alla Curia l’uso di una fortezza) l’edificio rimase di proprietà dei Carroz.
- 1353. Durante la guerra tra il giudicato di Arborea ed gli Aragonesi, venne utilizzato come avanguardia settentrionale della città.
- 1369. A seguito dell’invasione del sud dell’isola da parte di Mariano IV d’Arborea, il re Aragonese finanziò gli approvvigionamenti della fortezza, con l’ordine che fosse difeso da un’adeguata guarnigione.
- 1381. Nel tentativo di impadronirsi di Cagliari, le truppe arborensi assediano il Castello, ma senza risultato.
- 1383. Il re riconferma la fortezza a Violante Carroz, figlia di Berengario.
- 1469. Vi fu un’esplosione che causò un incendio e la morte del conte Giacomo Carroz.
- 1470. Il maniero fu occupato per breve tempo dal marchese Leonardo Alagon.
- 1511. Lo eredita Guglielmo De Centelles, nipote di Violante Carroz, che lo concede al Demanio statale, al quale rimase fino all’Unità d’Italia.
- 1655. Durante la diffusione della peste in città, fu trasformato in lazzaretto.
- 1895. Fu venduto a Roberto di San Tommaso che lo fece restaurare dall’ingegner Dionigi Scano.
Tra il 1930 e il 1977 il Castello San Michele è stato sede della stazione radio gestita dalla Marina Militare italiana.
Il Castello di San michele oggi è di proprietà del Comune di Cagliari ed è adibito a spazio museale.
Stato attuale Castello San Michele
Circondato da un fossato facilmente superabile con un ponte levatoio, il maniero presenta una forma quadrilatera con tre torri angolari a pianta quadrata.
Nel lato ovest si riconoscono due ingressi affiancati: è quanto rimane della chiesetta altomedievale a due navate, dedicata a San Michele e dalla quale il maniero prende il nome.

Curiosità
Per risparmiare sulle spese di costruzione, il Carroz utilizzò materiale proveniente dalla distruzione di alcuni ambienti dell’abbazia di S. Saturnino di Cagliari.
Nelle giornate limpide dal Castello di San Michele si può vedere, in direzione ovest, il Castello di Acquafredda, situato a 30 km di distanza circa, in territorio di Siliqua. Mentre, guardando verso nord si può scorgere la sagoma del Castello di Monreale, situato sulla sommità di una collina nel territorio di Sardara, a 50 km circa di distanza dalla città.
Come e quando visitare il Castello San Michele a Cagliari
Per raggiungere il Castello San Michele:
- dalla via Cornalias immettersi nella via Cinquini;
- alla fine della salita, sulla sinistra, vi è il primo cancello per il Parco Comunale omonimo, dove inizia un percorso pedonale ad anello che non porta al Castello;
- imboccare la via Sirai e percorrerla per 50 m circa, sulla sinistra è presente un secondo cancello (stavolta carrabile) e a doppio senso di marcia, immettersi in questo viale;
- una volta arrivati in cima imboccare la traversa a sinistra e poi subito a destra;
- si arriva così ai parcheggi del ristorante;
- proseguendo oltre (attenzione, la strada si restringe e passa solo una vettura alla volta) si giunge ai parcheggi del Castello.
Per visitare il Castello San Michele è disponibile anche un ascensore, anche se spesso è fuori servizio. Ad ogni modo vediamo come è possibile accedere.
Proseguendo per via Sirai si arriva ad una rotonda con i parcheggi. Il primo cancello è il secondo ingresso al percorso pedonale ad anello e all’area riservata ai cani. Proseguendo oltre vi è l’ingresso a diverse aree verdi attrezzate e all’ascensore.
Dicevo che in cima al colle è presente anche un punto di ristoro, il ristorante Skyline, che offre ai suoi ospiti una cucina tipica locale.
Per conoscere gli orari e prenotare le visite guidate è meglio consultare il Centro Comunale d’Arte e Cultura Castello San Michele

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